Mentre i Kasabian annunciano la fine dei lavori del nuovo atteso album, il chitarrista di Bruce Springsteen, Little Steven, torna a proporsi come solista.
Tramite una foto condivisa via Twitter, i Kasabian hanno rivelato ai propri fan di aver finalmente portato a termine il nuovo album, l’attesissimo seguito di “48:13” del 2014. Il disco, anticipato nel dicembre scorso da un estratto di quello che sarà il singolo “Pressie“, è il frutto di un processo creativo complesso, che ha impegnato il quartetto di Leicester per quasi tutto il 2016.
Se per “48:13”, tra sintetizzatori analogici e drum machine, il sound dei Kasabian non si era risparmiato negli ammiccamenti al dance floor, pare che per il nuovo lavoro sia tornato a un uso massiccio delle chitarre. In attesa dell’uscita dell’album, sappiamo per certo che suoneranno il 19 luglio nel Teatro Antico di Taormina, il 21 al Rock in Roma e il 23 luglio al Lucca Summer Festival.
A proposito di live: la E Street Band di Bruce Springsteen andrà in pausa al termine del tour australiano attualmente in corso, e Little Steven ne approfitta per tornare solista: dopo il ritorno, a Londra, con una nuova band, ha diffuso la sua prima canzone da quasi 18 anni, risalendo l’ultima fatica di studio, “Born savage”, al 1999.
La nuova canzone intitolata “Saint Valentine’s day” è, in realtà, già nota: il chitarrista della E Street Band la scrisse per i norvegesi Cocktail Slippers, che la pubblicarono nel 2009. Più recentemente è stata reincisa per il film “Not fade away”, diretto dall’amico (e collega nella serie televisiva “I Soprano”) David Chase, che racconta le gesta di una band immaginaria del New Jersey.
Secondo quanto affermato da Little Steven – via social – l’album, di cui non sono ancora stati comunicati il titolo e la data di uscita, dovrebbe contenere proprio rielaborazioni personali di canzoni scritte per altri artisti.
