Secondo Coldiretti agli italiani piace la frutta: nel 2016 ne hanno mangiato 320 chili a testa, con un aumento di spesa di tre chili per ciascuno nell’ultimo anno.
L’Italia ama frutta e verdura: lo certifica un rapporto della Coldiretti, presentato in occasione della giornata degli agrumi Made in Italy. Il consumo pro capite di frutta e verdura ha raggiunto i 320 chili, con un aumento di 3 chili rispetto all’anno precedente. Il frutto più mangiato è la mela, seguita dalle arance, mentre tra gli ortaggi vanno forte le patate, poi pomodori e insalate.
Sul commercio di frutta e verdura continuano però a pesare gli sprechi, dovuti per lo più alla deperibilità di prodotti. Coldiretti ha stimato che quasi un frutto su quattro finisce nella spazzatura, e per limitare questo danno ambientale ed economico, consiglia di effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, di fare attenzione al grado di maturazione dei prodotti, verificare l’etichettatura e preferire produzioni e varietà locali da acquistare direttamente dai produttori presso i mercati agricoli.
L’aumento della spesa per frutta e verdura è il segno di un miglioramento nell’alimentazione degli italiani, soprattutto per i più giovani. Per assicurarsi un maggiore benessere in tavola, la spesa media per questi beni alimentari nel 2016 raggiunge i 98,55 euro al mese per famiglia, una cifra superiore a quella della carne e prima voce di spesa nel budget alimentare italiano.
La domanda di cibi sani arriva forte anche dall’estero, dove nel 2016 sono stati esportati complessivamente 4,4 miliardi di chili di frutta e verdura fresca con un aumento del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un valore economico di cinque miliardi di euro.
Un passo avanti importante rispetto all’allarme lanciato dall’Oms sulla carenza di frutta e verdura nella dieta degli europei e un risultato storico ottenuto nonostante l’embargo totale in vigore per i prodotti ortofrutticoli nazionali da parte della Russia.