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Francesco Lipari parla di sicurezza al Lido e a Mestre

Francesco Lipari del Coisp ci parla in particolare della sicurezza durante la Mostra del Cinema di Venezia

Lipari, Presidente provinciale Coisp Venezia, si è associato ai sindacati che difendono i vigili urbani e anche nella polizia in cui c’è impreparazione alle problematiche dei giorni nostri.

E’ stato coinvolto su questa problematica legata ai vigili e la polizia locale sulla loro preparazione antiterrorismo.

Per l’appunto bisogna agire incrementare il numero e la qualità dei corsi d’aggiornamento, migliorare la qualità dell’equipaggiamento individuale e fornire mezzi migliori alle forze sia alla polizia di stato e che nella polizia locale.

La polizia locale svolge dei compiti in città e quindi ha bisogno anch’essa di una preparazione e degli strumenti più efficaci per poterla svolgere come qualsiasi altro corpo militare dello Stato.

Questo argomento è stato sempre trattato dal sindacato della Polizia e oggigiorno è fondamentale non trascurarlo, come in passato che non c’erano di questi problemi.

Accade molte volte che in caserma manchino giubbotti anti-proiettili, caschi ed armi efficaci e oggi davanti al terrorismo i poliziotti sanno che hanno pochi strumenti disponibili e poco efficaci.

Come ricorda Lipari per gli attentati la garanzia di sicurezza certa non c’è mai, il rischio è sempre dietro al angolo, quando ci viene detto che il rischio degli attentati è zero Francesco si spaventa perchè si possono fare attentati in tutti i modi e con tutti i mezzi.

Al Lido si è concentrata una forza maggiore per garantire li la sicurezza ma, ma non viene messa la stessa sicurezza nel resto dei territori.

Un esempio alla Mostra del cinema di Venezia per la sicurezza è arrivato del personale extra da altre Questure per garantire la maggiore sicurezza della manifestazione, ma lasciando sguarniti le altre città d’Italia di provenienza dei rinforzi.

A tale riguardo al fine di garantire più sicurezza bisogna assumere più personale, il numero di poliziotti è al minimo possibile e gli agenti vengono spostati da un emergenza all’altro.

E’ necessaria una significativa riorganizzazione del servizio di polizia perché i poliziotti per garantire la sicurezza devono fare dei veri e propri miracoli.

Dall’esterno del paese il turismo vede l’italia come molto sicuro come dimostrano i confortanti dati sul turismo di quest’estate.

Per garantire questa sicurezza, ci racconta Lipari,sono state tagliate ferie ai poliziotti, hanno lavorato un numero di ore extra e hanno avuto un impiego maggiore rispetto al loro contratto di lavoro.

Sul problema dell’immigrazione, con tutti gli sbarchi di persone che avvengono nelle nostra coste (anche se notevolmente ridotti nelle ultime settimane), queste persone vengono accompagnate alle C.I.E.

C.I.E. è acronimo di Centri identificazione ed espulsione, nel caso in cui il Centro sia già pieno non ci sono altri luoghi dove lasciare questi immigrati che si aggiungono con gli sbarchi successivi.

Nel caso i cui ci siano dei profughi che commettono dei reati e non hanno motivo per rimanere in Italia scatta il provvedimento per l’espulsione ma per fare questo è necessario ad accompagnare il profugo al C.I.E e li vengono fatti degli accertamenti per rimpatriarli nel paese di origine.

Il problema è il fatto che se i C.I.E sono pieni è difficile portarci altri immigrati, per far  così partire le pratiche di espulsione e così immigrati che commettono reati sul territorio nazionale sono liberi di proseguire la loro vita.

C’è un problema serio non siamo in grado di garantire un espulsione certa di chi ha commesso un reato in questo paese.

 

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