La vedova di John Lennon, Yoko Ono, ha costretto una start-up polacca a cambiare il nome della bevanda “John Lemon”, troppo assonante con quello del marito.
Minacciando un’azione legale per violazione di marchio, Yoko Ono ha imposto a un produttore di bevande polacco di cambiare il nome della soda “John Lemon“: rischiando di dover pagare milioni di euro di danni, la Mr.Lemonade Alternative Drinks ha rinunciato all’etichetta considerata offensiva dalla vedova di John Lennon, per l’evidente assonanza con il nome dell’ex Beatle, e ha ribattezzato la bevanda “On Lemon“.
Nella lettera all’azienda e ai distributori in tredici paesi europei, i legali di Yoko avvertivano che, continuando nella violazione, sarebbero incorsi nel pagamento di danni per 5mila euro al giorno e di 500 euro per ogni bottiglia venduta. Da aggiungere che gli scaltri polacchi non si erano limitati all’assonanza fra i nomi: la pubblicità usava infatti la frase “Let it be” (titolo dell’album e del brano dei Beatles del 1970), e l’immagine di un paio di occhiali tondi, come quelli di John diventati iconici.
Karol Chamera, fondatrice della Mr.Lemonade Alternative Drinks, ha detto: «Tutti noi che stiamo lavorando a questo prodotto siamo start-up, dunque nessuno ha voglia di rischiare mettendosi contro chi vale molti milioni». L’accordo prevede l’interruzione delle vendite della John Lemon alla fine del mese di ottobre e il conseguente avvio, a novembre, della commercializzazione di On Lemon.
Ricordiamo, infine, che il nome “John Lemon” ha un precedente nella pubblicità della Esselunga: nella campagna “Famosi per la qualità”, del 2001, i prodotti naturali venivano umanizzati con degli accessori e i primi soggetti furono, appunto, “John Lemon” (un limone con i celebri occhialini) e “Aglio e Olio“, due boccette con le bombette di Stanlio e Ollio. L’immagine di John Lemon venne poi replicata su calendari, oggetti di cartoleria, teli da mare e orologi, solo regalati e mai venduti alla clientela.