Autonomia: il presidente della Regione Luca Zaia dà il via ai lavori. Partite in Consiglio Regionale le procedure istituzionali
Sono partite mercoledì mattina in Consiglio regionale le procedure istituzionali conseguenti all’esito del referendum del 22 ottobre: nel pieno rispetto dell’art 116 ha chiarito Zaia che dunque fa marcia indietro sula richiesta di una Veneto a Statuto speciale.
Non è oggetto di trattativa dice, dopo che è stato accusato da Brunetta e da Brugnaro di aver fatto una fuga in avanti. Rimane il disegno di legge statale di iniziativa regionale approvato il 23 dalla giunta, per l’inserimento del Veneto nell’articolo della Costituzione che elenca le Regioni e le Province a statuto speciale. Ma Sarà un cammino – ha detto Zaia – che deciderà il consiglio se proseguire.
La visita di Paolo Gentiloni a Venezia è servita per mettere i paletti alle trattative sull’Autonomia del Veneto. Il suo pensiero è stato espresso utilizzando la platea degli invitati: “tratterò – ma nei limiti della Costituzione” ha detto. Maroni subito dopo ha chiarito che la richiesta riguarda le 23 competenze e le relative risorse economiche.
Sulla stessa linea Luca Antonini, 54 anni, ordinario di diritto costituzionale a Padova e consulente della Regione Veneto che parla di statuto ordinario differenziato: “L’art. 116 che consente anche tutte le 23 competenze alle regioni rinvia al 119 per le risorse”.