In sei mesi ha attirato quasi 640 mila persone se si considera il pubblico della vernice. La 57° edizione della Biennale d’arte è la mostra dei record anche sul fronte dei giovani
Ben il 31% del pubblico aveva meno di 26 anni e gli studenti in particolari hanno costituito il 15% dei frequentatori, ossia sono giunti ai Giardini con le scuole in 35 mila. “I meriti vanno alla curatrice Christine Macel – ha dichiarato Paolo Baratta – ma anche ad una crescente familiarità del pubblico con l’arte contemporanea e la voglia di scoprire personalmente la vitalità dell’arte senza i filtri dei media e dei critici.”
C’era davvero molto da vedere se si pensa che hanno esposto le loro opere 120 artisti e partecipato 86 paesi da tutto il mondo e che ci sono stati 23 eventi collaterali nel centro storico e in terraferma. Pochissimi invece i veneziani: sono stati l’1, il 2 % e questo significa che chi sceglie la Biennale non è un turismo mordi e fuggi. “Chi varca la soglia della mostra – ha aggiunto Baratta – si programma il viaggio e non è stato attirato dalla pubblicità, dato che non ne è stata fatta”. Questa è anche l’edizione dove si è fatta strada la convivialità: “Tavola d’Autore” è stata una delle iniziative più riuscite.