Giorgio Vecchiato è un poeta che usa il dialetto del suo paese d’origine, Vetrego, frazione di Mirano
Lo fa per raccontare i mestieri che appartengono ormai al passato, come la ricamatrice, la canolara, l’impagliatore, lo zoccolaio. E proprio a chi lavorava il legno per consentire ai contadini di calzare zoccoli e sgalmare (scarpe con tomaia in cuoio e suola di legno) è dedicata la poesia “El socoearo”.
Le rumorose calzature di legno diventano simbolo di una vita semplice e laboriosa. Viene guardata con un po’ di puzza sotto il naso dalle classi più agiate, dai signori della piazza.