L’ultimo caso segnalato di recente riguarda un ristoratore di Noale che da un giorno all’altro si è ritrovato con un nuovo contratto telefonico ottenuto con un raggiro. Ma da un paio di mesi a questa parte le segnalazioni ad Adico sono una ventina, e tutte dello stesso tenore. Insomma, anche a Venezia è sempre più diffusa la “truffa” di Ultracom, compagnia telefonica con sede a Toronto che, spacciandosi per Telecom e promettendo un piano tariffario da sogno, sta creando disagi in tutta Italia. La strategia è sempre uguale. Alcuni finti operatori Telecom, chiamano i possessori di una linea fissa Telecom, elogiando l’utente per la puntualità nei pagamenti e offrendo un nuovo contratto “vantaggiosissimo”. Alla fine, il contratto è reale, ma presto ci si accorge che si è passati da Telecom a Ultracom, senza saperlo. E se il diretto interessato intende ritornare a Telecom, deve sborsare 100 euro per il recesso e convivere almeno per due mesi con disagi di ogni genere, prima di poter aver effettuato definitivamente lo switch. “Siamo stati contattati da una persona che si spacciava per operatore Telecom – spiega il ristoratore -. Ci abbiamo creduto perchè sapeva tutto del nostro piano tariffario, dei nostri consumi, del nostro contratto. Poi ci è stato proposto un nuovo piano, definendoci clienti affezionati. Abbiamo accettato ma alla prima fattura ci siamo accorti di essere passati a Ultracom, compagnia canadese che non conosciamo minimamente. Abbiamo chiesto di ritornare a Telecom e ci hanno spiegato che avremmo dovuto affrontare dei costi e che avremmo avuto problemi almeno per due mesi nel passaggio da una compagnia all’altra”.
“I casi Ultracom a Venezia sono sempre più frequenti – avverta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico -. Alla fine si tratta di un raggiro, tanto che come prima cosa invitiamo i soci a presentare denuncia per truffa alla Polizia postale. Monitoreremo la situazione per valutare possibili azioni contro questa compagnia. La cosa strana è che gli operatori conoscono alla perfezione i contratti dei clienti che contattano. Come mai? Non saranno mica operatori Telecom che lavorano anche per questo operatore canadese?”.
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