Roger Waters ed Emilio Isgrò hannno fatto pace, dopo le accuse all’ex Pink Floyd di aver copiato dall’artista siciliano copertina e grafica dell’ultimo album, mentre gli U2 sono stati assolti dall’accusa del presunto plagio in “The fly” del 1991.
Risolta amichevolmente la controversia tra Roger Waters ed Emilio Isgrò sul materiale grafico dell’ultimo album dell’ex Pink Floyd, “Is this the life we really want?”. Lo annuncia una nota della Sony: «Emilio Isgrò ha inequivocabilmente rinunciato alla sua azione relativa alla violazione del copyright nei confronti di Roger Waters, delle cui opere è grande fan e ammiratore. Isgrò riconosce con piacere che la buona fede di Waters non è in discussione e il fatto che, come da Waters stesso dichiarato, questo materiale grafico è stato sviluppato da lui stesso e dai suoi creativi collaboratori, in modo indipendente dall’opera di Isgrò».
Roger Waters, da parte sua, ha fatto sapere che attraverso questa vicenda ha avuto l’opportunità di conoscere le opere dell’artista siciliano di Barcellona Pozzo di Gotto, considerato nella cerchia dei critici come uno dei più importanti rappresentanti dell’arte contemporanea italiana e creatore della “Cancellatura”.
Gli U2, invece, erano finiti in Tribunale, ma il giudice di New York Denise Cote ha rigettato l’accusa di plagio per l’assolo di chitarra del brano “The fly” (contenuto nell’album “Achtung baby” del 1991) avanzata lo scorso anno dal musicista inglese Paul Rose, secondo il quale 13 secondi della sua canzone strumentale del 1989 “Nae slappin”, erano troppo simili a 12 di quella della band irlandese per non essere stati copiati. (Se volete fare il confronto: QUI U2 e QUI Rose)
Per la sentenza “The fly” non ha violato alcun diritto di copyright, in quanto i 13 secondi di “Nae slappin” non sono quantitativamente significativi ammontando, tra l’altro, al solo 6% del pezzo. Anche se i due frammenti hanno delle somiglianze nel suono e nello stile, ci sono sostanziali differenze negli elementi musicali.