Decollato nella serata italiana di ieri – da Cape Canaveral – il Falcon Heavy, il razzo spaziale più grande e potente sulla Terra, costruito dalla compagnia statunitense Space X di Elon Musk, che potrebbe aprire la strada all’esplorazione di Marte.
Ieri sera, mentre mezza Italia (televisiva) era concentrata sul debutto del Festival di Sanremo, è partito dal Kennedy Space di Cape Canaveral – sulle note di David Bowie – il Falcon Heavy, il gigantesco razzo della Space X di Elon Musk che ha a bordo una Tesla Roadster di colore rosso, che si sarebbe dovuta inserire nell’orbita di Marte intorno al Sole, ma che invece – salvo cambiamenti – vagherà nello Spazio in un’orbita più ampia oltre quella marziana.
Il lancio è avvenuto con successo dalla stessa piattaforma costruita per le missioni Apollo e poi adattata per lo Space Shuttle, malgrado i forti venti in quota che hanno fatto ritardare i tempi. Dopo un decollo perfetto, è riuscita benissimo anche la separazione dei razzi laterali, rientrati a Terra come previsto, una manovra alla base del riuso dell’attrezzatura e quindi del taglio dei costi complessivi.
Nel frattempo il razzo centrale, destinato in seguito ad atterrare su una piattaforma nell’oceano Atlantico, raggiungeva la posizione orbitale prevista per rilasciare sulla traiettoria ideale per Marte la Tesla Roadster con un manichino alla guida (QUI lo potete seguire minuto per minuto).
Alto 70 metri, il Falcon Heavy è in grado di trasportare carichi eccezionali: più di 54 tonnellate in orbita bassa, compresa fra 160 e 2.000 chilometri dalla Terra, e oltre 22.000 chilogrammi nell’orbita geostazionaria, che si trova a quasi 36.000 chilometri di quota. Dopo il successo di questo volo di prova, le aspettative sono adesso altissime perché il prossimo passo sarà utilizzarlo per portare in orbita equipaggi umani, ma nello stesso tempo SpaceX prevede di modificarlo ulteriormente perché possa fare da apripista a future missioni di astronauti sul pianeta Marte.
