Andrea Gersich, Presidente Associazione Tolomazi, ci racconta della diversificazione del turismo a Venezia soffermandosi sul turismo cinese.
Il Carnevale di Venezia è un momento di stop per il turismo tradizionale tanto da aver creato un danno alle agenzie turistiche di venezia. Il numero chiuso di quest’anno ha funzionato come deterrente per evitare gli abbordaggi di massa, ha fatto un bene alla città, ma c’è stata una mancanza di tempestività nell’informare le agenzie turistiche, le quali hanno dovuto annullare tutto ciò che era stato pre-organizzato con gruppi e famiglie.
Andrea Gersich si dichiara in disaccordo con il numero chiuso in città, e rivolto più ad un ferreo controllo, a una maggior organizzazione e che tutto sia prenotato in anticipo. Fortunatamente quest’anno la stagione alta si preannuncia importante e migliore rispetto all’anno scorso.
Recentemente a Palazzo Ducale si è fatto un vertice per quanto riguarda i turisti cinesi che, secondo le indagini statistiche, dovrebbero aumentare in modo esponenziale. A questo proposito ci si chiede se siano o meno una risorsa. L’amministrazione comunale rilascia dei dati riguardo le presenze dei pernottanti per l’annuario del turismo 2016, diramato nel dicembre 2017, i quali risultano 125 mila, rispetto i 20 milioni di cui si parla. In realtà la stra grande maggioranza dei cinesi che vediamo in città fanno parte di gruppi che sono di passaggio a Venezia e non dormono i città.
Tali turisti vengono gestiti in Cina e non dalle agenzie turistiche veneziane. Questi gruppi vengono ‘guidati’ da un capo leader che fa anche da guida in modo abusivo. Il turismo cinese non da molto, se non in termini di presenze con una media fissa di, minimo, 30 gruppi al giorno e nei giorni più importanti dell’anno si arriva ad avere 200 gruppi.
Si spera che con il passare degli anni arrivino turisti che rispettino di più le regole italiane: che la guida sia locale, che usufruiscano dei musei civici e che apprendano la vera cultura senza sfruttare la città solo per i suoi negozi.
Il turista più apprezzato è il turista giapponese: educato,non invasivo, gentile, rispettoso, si appoggia alle agenzie veneziane e difficilmente crea problemi in città.