Il 25 aprile Piazza San Marco ha accolto tutti coloro che volevano festeggiare il Santo Patrono e la liberazione dal nazifascismo. Giornata all’insegna del divertimento e delle tradizioni.
Il delegato alle tradizioni del Comune di Venezia, Giovanni Giusto, non ha accettato provocazioni per quanto riguarda le celebrazioni del 25 aprile. Piazza San Marco è rimasta aperta per le celebrazioni del Santo Patrono per tutti coloro che hanno voluto festeggiare. Allo stesso tempo si è festeggiato l’anniversario della liberazione dal nazifascismo. La politica si fa il resto dell’anno, ha dichiarato Giusto, in riferimento ai centi sociali che lo scorso anno si presentarono con il leone alato coperto da un passamontagna.
Alle 15.45 c’è stato il corteo rievocativo composto dalla milizia veneta con divise del tempo di Francesco Morosini e dietro una delegazione di popolani, Nicolotti e Castellani. Sul palco allestito davanti al Museo Correr, lo storico Danilo Leo Lazzarini ha recitato “Io, te, San Marco”, un racconto mitologico sulla fondazione di Venezia. Poi anche una narrazione dedicata al Bocolo.
Alle 16.25 c’è stata la rievocazione della lotta dei pugni. Invece alle ore 17 a Palazzo Ducale si è svolta la seconda edizione del “Premio Festa di San Marco” per premiare le eccellenze veneziane. Le premiazioni sono state inframmezzate dal coro della Fenice. L’ingresso era ad invito entrando dalla Porta della Carta.