L’Ascom va all’attacco delle edicole veneziane o meglio degli edicolanti. I souvenirs hanno surclassato i giornali.
E’ ormai da qualche anno che gradualmente quotidiani e rotocalchi sono sostituiti da maschere, portachiavi, cappellini e altri souvenirs. Ascom attacca: ora più che mai i chioschi appaiono stravolti rispetto alla loro funzione originaria, diventando sempre più simili a delle edicole.
Roberto Magliocco, presidente della Conf commercio Ascom Venezia ha chiesto al comune di Venezia, di intervenire su questo fenomeno fuori controllo.
Pratica che oltre a snaturare il commercio, funge da concorrenza sleale nei confronti dei negozi e delle bancarelle con la licenza di vendita. Intervenire con sanzioni risulta inefficace perché le attività sono state quasi tutte vendute a stranieri.
Bisogna ricordare che per legge il 55% dei prodotti in vendita in un edicola dovrebbero essere prodotti editoriali.
Il fenomeno, inoltre, contribuisce alla deriva turistico-centrica della città. I chioschi occupano sempre più spazio, si allargano con nuovi espositori e oggetti ingombranti, invadendo calli e campi della nostra città.