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Scoperta frode fiscale nella macellazione da 300 milioni di euro

La guardia di finanza ha scoperto una frode fiscale diffusa in tutta Italia. Ad essere interessato è il settore della macellazione dalle carni.

Frode fiscale a livello nazionale nel settore della macellazione da parte di quelle che vengono definite come cartiere, ossia società esistenti soltanto sulla carta.

Venivano movimentati capitali illeciti utilizzando società false, finte srl intestate a prestanome e attraverso crediti iva fittizia e falsi bilanci.

La frode secondo un’indagine della Guardia di Finanza ha causato 300 milioni di euro di danni allo stato. Essa è stata compiuta da una decina di persone tra cui anche dei residenti a Venezia.

Sono finite in carcere 5 persone (tra cui 2 commercialisti), 12 agli arresti domiciliari; 4 liberi professionisti sono stati colpiti dalla misura restrittiva dell’obbligo di firma, nonché dall’ interdizione per un anno dall’ esercizio dell’attività; sono oltre 50 gli indagati a piede libero.

I 200 finanzieri impegnati in tutto il paese in perquisizioni e arresti nelle province di Bari, Bergamo, Biella, Brescia, Caserta, Crotone, Fermo, Foggia, Forlì, Cesena, Lecce, Macerata, Milano, Modena , Novara,Rimini, Roma, Savona,Taranto, Teramo, Torino, Venezia e Vercelli . L’operazione ha permesso di scoprire l’esistenza di un sistema associativo e la costituzione di un consorzio di società operanti nel settore della macellazione e della lavorazione delle carni.

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