Il buco di Mestre: avviata una raccolta di firme per chiedere l’occupazione dell’ex Umberto I. La giunta frena. Quello spazio è privato e decisivo per lo sviluppo della città.
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro però non molla, dopo aver mandato le forze dell’ordine a sgombrare il palazzetto di via Antonio da Mestre, ha twittato contro i ragazzi del loco.
Io penso – ha cinguettato – invece che sarebbe il colpo di grazia finale. Noi lavoriamo perché l’area sia acquistata dal fallimento da soggetti privati che la rilancino investendoci.
I ragazzi intanto hanno dato il via a una raccolta firme per chiedere di riaprire gli spazi della ex struttura sanitaria, ne hanno messe insieme circa 450 a dimostrazione che qualcuno prova simpatia per una mobilitazione che arriva dopo anni durante i quali per quell’area non si è mosso nessuno, al punto che anche l’edicolante, strenuo paladino del decoro e dell’area ha chiuso.
I ragazzi non demordono e finché regge il bel tempo intendono incontrarsi nel parchetto in via Antonio da Mestre a ridosso dell’edificio che aveva provato ad occupare. Una nuova assemblea è in programma giovedì.
Renato Boraso intanto invita i cittadini a non partecipare all’incontro: niente occupazione, l’area è privata è non ci possiamo permettere di perdere gli acquirenti. Su quell’area ha dichiarato ci giochiamo il futuro della città, dobbiamo attendere investimenti.