Il primo maggio Venezia sarà più cara. Si comincerà ad applicare la tassa di sbarco, anche se avverrà gradualmente.
Secondo lo staff del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ci vorranno almeno tre anni per arrivare ad una gestione dei flussi scorrevole attraverso un’applicazione da caricare negli smartphone. Si è parlato di tutto questo a Ca’ Farsetti in queste ore in una riunione tra assessori e consiglieri di maggioranza.
Presto la giunta sentirà anche le categorie economiche, mentre in queste ore sta per essere affidato ad uno studio giuridico di livello nazionale a stesura del regolamento per l’applicazione della tassa. Lo studio dovrà stabilire se la tassa dovrà riguardare soltanto i mezzi pubblici o anche i privati come le auto.
E’ fuori discussione che a pagare saranno i turisti che arriveranno con navi, treni, autobus e lancioni granturismo. Ci sono in bilancio due milioni di euro per la sperimentazione del sistema che sarà poi vigilato dalla smart control room della polizia locale in fase di appalto.
Per il momento è soltanto un auspicio che la tassa non deve essere imposta ai residenti nel Veneto oltre che agli abitanti della città metropolitana. Gli obiettivi sono l’alleggerimento della tari e in genere gli extra costi di Venezia dovuti al turismo. In cambio saranno forniti servizi migliori. I bagni saranno gratuiti così come qualche museo. Tutto questo però per il momento è soltanto sulla carta.