Morgan ha scritto un notevole spiegone di “Bohemian rhapsody” dei Queen, nuova reunion per Mott the Hoople, mentre i Green Day vendono i ferri del mestiere.
Alla vigilia dello speciale di Rai2 dedicato a Freddie Mercury (domani alle 21.20), da lui condotto, Morgan ha pubblicato (QUI) un lunghissimo post in cui interpreta e traduce una delle canzoni del momento: “Bohemian rhapsody“. E’ un vero e proprio saggio articolato in cinque parti, tante quanto le sezioni che compongono la canzone, in cui “scompone” uno dei brani simbolo del repertorio dei Queen tornato in classifica dopo oltre 40 anni grazie al successo del film omonimo. Nel testo non mancano riferimenti ad altri giganti della storia del rock (Beatles, David Bowie, Genesis, Emerson Lake & Palmer) e parallelismi con protagonisti della canzone italiana come Fabrizio De André.
Un anno prima della pubblicazione di “Bohemian rhapsody”, avvenuta il 31 ottobre 1975, i Queen aprivano i concerti americani dei più famosi (allora) connazionali Mott the Hoople, che torneranno in suonare dal vivo negli Stati Uniti per otto concerti – dopo 45 anni – con tre componenti della formazione di quel perido: il frontman Ian Hunter, il chitarrista Ariel Bender e il tastierista Morgan Fisher.
La storica band britannica, che si è già riunita nel 2009 e nel 2013 per qualche concerto nel Regno Unito, per l’occasione è stata rinominata Mott the Hoople ’74.
Tre sono anche i membri dei Green Day, che si sono affidati al sito di compravendita di strumenti musicali Reverb.com per vendere – dal prossimo 7 febbraio – oltre cento “ferri del mestiere” usati per suonare dal vivo o durante le registrazioni.
QUI spiegano che si tratta di una cinquantina di chitarre di Billie Joe Armstrong, cinque drum kit e una dozzina di rullanti del batterista Tré Cool, mentre il bassista Mike Dirnt venderà più di venti pezzi di attrezzatura da studio e una dozzina di amplificatori.