Picchiata per anni e minacciata. Nel veneziano un’altra storia di vessazioni di un compagno accecato dalla gelosia. Ora lei e il bambino sono in una comunità protetta
Segregata in casa, picchiata e minacciata nel caso le fosse venuta la tentazione di denunciare le violenze o ricorrere ad un medico. E’ questo l’inferno che ha vissuto una donna originaria di Mirano che l’intervento dei carabinieri ha fatto finire con l’arresto del suo compagno un 39 enne di nazionalità marocchina.
La donna residente nel veneziano, al culmine dell’ennesimo episodio, è riuscita a lanciare un messaggio di aiuto e così i militari l’hanno raggiunta e accompagnata nella caserma di Via Miranese nella stanza riservata alle donne vittime di violenza.
E’ emersa una storia di anni di vessazioni e soprattutto dopo la nascita del piccolo, ora di due anni, costretta ad un vero e proprio isolamento sociale, non poteva vedere ne sentire i parenti, gli amici e i conoscenti.
La molla dei maltrattamenti una gelosia morbosa. In seguito alla denuncia, il giudice è stato informato della situazione e ha disposto il trasferimento della vittima e del figlio in un luogo protetto.
Le successive indagini hanno accertato le violenze e le persecuzioni, comprese una serie di minacce inviate via messaggio sul cellulare. A portare in carcere ieri pomeriggio l’uomo è stata un’ordinanza di aggravamento della precedente misura di divieto di avvicinamento alla donna (ovviamente non rispettato) per i reati di minacce e violenze contro la ex compagna, continuati ed aggravati.