Sembra salvo l’ospedale civile di Venezia. La giunta regionale ha modificato il piano sociosanitario e riconosciuto la specificità dell’isola veneziana
Sospiro di sollievo a Venezia per il ritorno a struttura di primo livello dell’ospedale Civile di Venezia grazie a un disegno di legge della giunta regionale veneta. Il documento approvato costituisce una modifica del piano sociosanitario 2019-2023.
In sintesi la regione ha riconosciuto che il nosocomio non serve soltanto ai quasi 90 mila residenti del centro storico e delle isole. L’ente ha riconosciuto la specificità della struttura e tenuto conto che ogni giorno si devono aggiungere i turisti alla popolazione, che arrivano in agosto a circa 45 mila presenza giornaliere.
Si devono poi contare anche i 25 mila studenti e le migliaia di lavoratori pendolari che ogni giorno raggiungono l’isola dalla terraferma e che prestano lavoro negli alberghi, nei ristoranti, negli esercizi commerciali e negli uffici.
Nel documento c’è anche la presa di coscienza delle difficili condizioni geomorfologiche del territorio, ossia delle distanze tra la terraferma e le isole davvero incolmabili soprattutto in caso di urgenza. Un codice rosso ad esempio difficilmente può sopportare un viaggio di un’ora per ottenere le cure salvavita.