Nottata movimentata, quella di ieri, per i Carabinieri della Stazione di Spinea, che hanno arrestato un soggetto italiano, L.M., 34enne e denunciato in stato di libertà la compagna E.E., 27enne, resisi responsabili di Resistenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamento, possesso abusivo di armi e di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
I fatti
I fatti sono avvenuti intorno alle 2, in pieno centro abitato di Chirignago, per poi concludersi ai limiti della giurisdizione in piena zona residenziale: la pattuglia della locale Stazione, individuata un’autovettura all’apparenza anonima in transito – una Fiat Punto che percorreva via Miranese a bassa velocità – con due soggetti a bordo, ha attivato le procedure di controllo del mezzo intimando l’”ALT!”.
Per tutta risposta, il conducente ha invertito repentinamente la marcia, in prossimità dell’incrocio con via Oriago, dandosi alla fuga ad alta velocità ed a fari spenti verso la Riviera, mettendo in opera numerose e pericolosissime manovre in spregio ad ogni divieto o prescrizione del Codice della Strada, proprio con lo scopo di seminare l’auto dei Carabinieri che si era posta al loro inseguimento.
Immediatamente i militari avevano chiesto l’invio di rinforzi coordinato dalla Centrale Operativa della Compagnia con avviso a tutti i servizi esterni dei Comandi contermini, per cercare di intercettare i fuggitivi.
L’inseguimento
Prolungato e abbastanza rocambolesco l’inseguimento, soprattutto nella fase iniziale, quando gli inseguiti avevano guadagnato qualche centinaio di metri di distacco, sfruttando la sorpresa iniziale, la vettura iniziava manovre spericolate e a “zig-zag”. Nel corso del tragitto, inoltre, il guidatore dell’auto, che successivamente è stato appurato essere senza patente – poiché revocata a Maggio – ha imboccato contromano alcune vie, con notevole pregiudizio per gli altri utenti della strada anche se a quell’ora, fortunatamente, il traffico era abbastanza limitato.
Resosi però conto che i militari non mollavano e gli stavano costantemente addosso, l’autista decide di cambiare strategia e di rallentare, simulando la volontà di fermarsi a bordo strada. I Carabinieri, sempre all’erta, decidevano di sbarrare la strada all’autista frapponendosi nella via di fuga, ma questi – pur di fuggire al controllo – non esitava ad innestare la retromarcia e a speronare così l’auto di servizio, provocandone la rottura del fanale anteriore.
Proprio a causa dell’accerchiamento messo in opera e della tenacia della pattuglia, l’auto imboccava infine una strada senza uscita che porta ad una zona pedonale e autista e passeggera sono stati finalmente bloccati.
La perquisizione
I due soggetti, sottoposti ad immediata perquisizione personale, venivano trovati in possesso di due coltelli a serramanico e di una quantità di denaro molto sospetta , tale da far ritenere che potesse essere il provento di una attività illecita appena portata a conclusione. I due sono stati condotti in caserma, per l’espletamento degli accertamenti del caso tra cui la rituale perquisizione domiciliare, al termine della quale i sospetti dei Carabinieri trovavano riscontro rinvenendo alcuni grammi di Hashish, Metanfetamina, pastiglie di sostanze psicotrope, unitamente a tutto il materiale per il “taglio” delle sostanze e confezionamento delle singole dosi, corroborati da una pistola giocattolo priva del tappo rosso e coltellacci/machete, a testimonianza dell’attitudine criminale.
Ancor più sorprendente l’esito del controllo domiciliare della donna, abitante a poche centinaia di metri, al termine del quale si poteva rinvenire un timbro a secco recante le effigi della Polizia Municipale della città di Venezia, sul quale sono in corso le verifiche del caso.
L’autista, proprio a causa della condotta estremamente pericoloso e sprezzante di ogni regola, è stato tratto in arresto in flagranza per Resistenza a Pubblico Ufficiale a cui si aggiungono le accuse di porto abusivo di armi e possesso ai fini di spaccio di stupefacenti, mentre la donna è stata denunciata in concorso per Resistenza.
Il dispositivo di controllo del territorio, rafforzato per aumentare il livello di prevenzione e contrasto ai reati predatori, verrà ulteriormente intensificato nei prossimi giorni in tutto l’entroterra mestrino.