Salute e benessere

Giornata mondiale della salute mentale: 2300 utenti in carico all’Ulss4

Nel 2020 rinnovo del csm di Portogruaro e nuovi posti residenziali. I lavori sono iniziati in questi giorni. Gli utenti del Veneto orientale in carico ai servizi di salute mentale sono 2300

Nella giornata mondiale della Salute Mentale che ricorre oggi, 10 ottobre, promossa dall’OMS, l’Azienda Ulss4 rinnova la vicinanza alle persone che si rivolgono ai servizi della psichiatria Aziendale, alle loro famiglie, alle associazioni del territorio e naturalmente agli operatori del Dipartimento Salute Mentale che ogni giorno, con passione e professionalità, si dedicano e questo importante e delicato lavoro.

Giornata mondiale della salute mentale

“In questi anni – ricorda il direttore generale Carlo Bramezza – la salute mentale è veramente cambiata, non solo nei modi con cui viene curata e nelle strutture che oggi abbiamo a disposizione, ma anche nel rapporto che abbiamo saputo costruire con le associazioni, in particolare l’Aitsam e le famiglie, anche con le forze dell’ordine sempre disponibili ed attente nella gestione dei casi acuti, questo affinché la malattia mentale non sia una condizione  da nascondere ma da affrontare assieme, anche con il supporto della comunità locale”.

I numeri

Sono circa 2.300 gli utenti in età adulta in carico ai servizi della salute mentale dell’Ulss4. Nel 2020 verrà ampliato il sistema di offerta con una struttura residenziale; non va poi dimenticato il lavoro assicurato dai due Centri di Salute Mentale.

I lavori al Csm di Portoguaro

La ristrutturazione del Centro di Salute Mentale di Portogruaro, dal costo di circa 300 mila euro, riguarda buona parte dell’edificio e prevede la diversa distribuzione degli spazi adibiti ad ambulatori e uffici per adeguarli alle esigenze delle attività che in essi si svolgono.

“Per affrontare con la massima efficacia la malattia mentale è necessaria un’azione ad ampio raggio che includa, oltre alle cure, un’efficace attività di prevenzione e di promozione della salute mentale soprattutto per i giovani.”

“L’solamento sociale e relazionale, il ricorso a droghe ed alcool sono deleteri da questo punto di vista. Le relazioni sociali, il lavoro, il sentirsi accolti, la possibilità di coltivare passioni e  amicizie sono di fatto quegli elementi terapeutici che la stessa comunità può e deve garantire”. Osserva Mauro Filippi, direttore dei servizi Socio Sanitari dell’Ulss4.

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