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Continua lo stato di crisi a Venezia: paura per nuove inondazioni

Il futuro prossimo e non solo. Ad esprimere preoccupazione per le prossime ore e le prossime maree sono Luca Zaia e con lui i sindaci del litorale. Lo stato di crisi permane e il sole di oggi secondo i meteorologi è stato soltanto una breve pausa.

Lo stato di crisi permane a Venezia. Ora c’è la paura che torni un’altra alluvione. “I meteorologi prevedono per domani 15 novembre un’altra punta acqua alta a 140 centimetri. Questo ci preoccupa” ha dichiarato il sindaco. Venezia deve ripartire: i veneziani al lavoro

Il tempo

Le schiarite di giovedì mattina non devono illudere. Il tempo è in peggioramento. I meteorologi dell’arpav lo prevedono associato ad una nuova saccatura che determinerà piogge, con apice del maltempo venerdì. Domenica possibile nuovo impulso perturbato la cui evoluzione rimane ancora incerta. La marea Nei prossimi giorni si manterrà su valori alti. Anche il governatore Luca Zaia vede nero. «Si rischiano alluvioni come nel 2010».

Preoccupazione anche sulla costa di Venezia. Le spiagge sono tutte da ricostruire. Da Rosolina a Lignano.

Lo stato di crisi

Le attività sono ferme ma non i veneziani, che sono stati anche aiutati a tornare alla normalità. Anche gruppi di volontari che si sono organizzati sui social e provenienti dalle società sportive di Venezia e della Reyer. Mose: per Galan e Brugnaro solo le dighe mobili, niente Piano B

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