Il peggio sembra passato almeno per il momento a Venezia. La marea si è fermata stamane a 95 centimetri dopo il terzo picco eccezionale di ieri di 150 centimetri, che ha allagato il 70% della città. Una fila di tre maree così alte non si era mia vista in una settimana. Ma già oggi le scuole sono state riaperte.
L’aiuto
La città e i suoi abitanti già da giorni si sono rimboccati le maniche grazie all’aiuto di migliaia di ragazzi circa tremila accorsi da viarie parti Scuole e asili sono stati ripuliti, tutti sono agibili, eccezion fatta per la scuola Santa Teresa a Dorsoduro e la San Francesco alla Giudecca. Piovono però sulla città disdette di prenotazioni negli alberghi e nei ristoranti. Acqua alta a Venezia: istruzioni per il rimborso dei danni
Danni elettrici
Nell’immaginario collettivo sono impresse le immagini di piazza San Marco trasformata in una piscina e della calli dove turisti e Venezia camminano con stivali inguinali. In realtà le maree, seppur altissimi hanno allagato la città per qualche ora e se i negozi i bar i ristoranti i musei e i teatri non rimati per chiusi per giorni, ciò è stato dovuto ai danni agli impianti elettrici ai frigoriferi e alle caldaie provocati dalla devastante marea imprevista di 187 centimetri.
Sottomarina
Voglia di ripartire anche a Chioggia. Mentre a Sottomarina gli operatori turistici sono più abbattuti e si sentono abbandonati. “Il tam tam mediatico ha dato spazio a Venezia e Jesolo. Nessuno ci menziona. Pochi sanno che Sottomarina è costantemente sotto attacco del mare e oltre ad aver perso la battigia bisognerà fare i conti con i detriti che stanno portando i fiumi.”
Raccolte fondi
Passata l’emergenza queste sono le ore da dedicare alle azioni perché Venezia non venga più colpita in questo modo. Perché rialzarsi è sempre più difficile in un momento in cui il paese non cresce. Sono partite diverse raccolte fondi anche tra le polemiche. Aperto un conto corrente per le donazioni