Maria Stella Donà intervista Vincenzo Marinese, presidente di Confindustria Venezia Rovigo. Dopo gli auguri per un sereno Natale rivolti a tutti i cittadini veneziani, l’attenzione è puntata quasi esclusivamente sul 2020. con lo sguardo rivolto al futuro, sono molti infatti gli aspetti che è necessario tenere in considerazione per fare delle previsioni sull’andamento economico del prossimo anno.
Confindustria Venezia
Uno dei punti focali è sicuramente l’attuazione della cosiddetta ZLS, la Zona Logistica Semplificata, partirà nell’area portuale di Venezia, di Porto Marghera, in 16 comuni del rodigino e in tutto il l’ampio territorio che possiede contiguità con il porto commerciale, comprendente vari comuni.
L’istituzione della ZLS
La ZLS è un progetto partito a gennaio che ha coinvolto moltissimi sindaci e che promuove le aziende che investiranno su una vocazione manifatturiera. Queste avranno a disposizione dei contributi a fondo perduto da investire nelle loro attività economico-commerciali. L’attività è strettamente legata al porto, dove erano presenti tutte le Zone Economiche Speciali alle quali si ricollegano le ZLS.
“Domenica si saprà se alla camera voteranno la fiducia per il maxi emendamento sulla manovra economica. Se questa ci sarà, da gennaio si potrà istituire la ZLS. In circa tre mesi avremo il tempo per il censimento delle aree e la definizione dei codici di priorità delle attività manifatturiere. Infine si potrà mandare il progetto all’autorità competente” spiega il presidente Marinese. “C’è molto interesse, ma l’iniziativa verrà promossa solo quando il governo chi consentirà di portala avanti. Partiranno quindi con un programma che esporteremo nelle più grandi città del mondo, come New York, Francoforte e Londra”.
Un Galà per sostenere Venezia
Confindustria poi quest’anno ha organizzato anche un Grande Galà della misericordia per aiutare Venezia, invitando lo chef Alessandro Borghese: privati, enti ed aziende si sono dati da fare per raccogliere fondi a favore degli sfollati e delle vittime dell’acqua alta. “Abbiamo organizzato questa cena per dimostrare che Venezia è una città viva e piena di risorse, con cittadini, imprese e attività commerciali operose che si sono sapute riprendere in pieno”. Venezia infatti, risulta una delle prime città come qualità della vita, subito dopo Milano, con un 2018 che ha visto una crescita economica del 7% e soprattutto dove il 90% degli imprenditori lascia tutti gli indenni in azienda per investirli.
Vincenzo Marinese e la finanziaria per il 2020
Vincenzo Marinese commenta poi la legge finanziaria e le previsioni economiche per il 2020: “Stiamo pagando 18 miliardi di euro di debito e tra incassi e debito non c’è molta differenza. La finanziaria immette nuove tasse e pochi investimenti, soprattutto a livello industriale, con 250 mila posti di lavoro a rischio. Il lavoro invece passa attraverso l’imprenditoria, non solo a livello industriale ma anche dai commercianti, dagli artigiani e dalle singole partite IVA. Ciò che è fondamentale è mettersi insieme per creare una rete unita e formare posti di lavoro”.