Al Lido di Venezia tra dieci giorni, il 22 aprile, saranno aperti gli ombrelloni del Blue Moon e dal 27 maggio le capanne sul lungo mare. Jesolo è più rampante e morde il freno, già dal 25 aprile promette tutte le spiagge attrezzate.
Sicurezza Pasquale
Finora nella località balneare del Veneto orientale qualche stabilimento ha fatto da apripista e ha tastato il polso del gradimento tra i turisti. Mentre i controlli serrati degli agenti di polizia hanno mostrato che è possibile evitare le notti da sballo dello scorso anno.
E’ stata infatti scongiurata in corner la Pasqua alcolica, quando in piazza Internazionale sono stati intercettati trenta pullman pieni di ragazzi, a cui è stato impedito di scendere con gli alcolici che si erano portati a presso.
L’apertura delle spiagge
Alessandro Berton, presidente Unionmare Veneto: “La stagione balneare di fatto è partita proprio con lo scorso weekend di pasqua. Jesolo come la maggior parte delle località turistico balneari della costa è stata letteralmente invasa, c’è tanta voglia di mare. I primi ombrelloni e i primi lettini sono apparsi a Jesolo. La preparazione delle spiagge è già a un ottimo punto con i 25 di aprile gran parte delle strutture saranno aperte per poi andare a completamento il primo di maggio”.
Lo studio olandese
I sindaci della costa e gli operatori turistici però non sono concentrati soltanto sull’avvio della stagione e non hanno tralasciato il progetto per ridurre l’impatto dei nubifragi autunnali sulla costa, che portano alla devastazione dell’arenile appena messo a lustro.
E per questo è stato affidato uno studio a una società olandese, dalla regione e dalla conferenza dei sindaci della costa per replicare un’opera già realizzata nel Nord Europa con i fondi europei, che consiste nel creare un isola di sabbia utilizzando quella del fondo del mare antistante la costa, per poter disporre di un deposito pronto per il ripascimento, oltre ad uno scudo a protezione della riva.
Le parole di Alessandro Berton
Alessandro Berton, presidente Unionmare Veneto: “Proprio in questi giorni è stato conferito l’incarico alla Royal DSM N.V.), multinazionale olandese a cui è stata affidata l’opportunità di fare uno studio comparato per la difesa della costa in sinergia con il professor Ruoli e con l’università di Padova. Iniziativa portata avanti sin dai tempi dell’acqua granda proprio da Unionmare veneto.
E di questo siamo orgogliosi perchè la sinergia con le istituzioni mirata ad ottenere quei fondi europei, grazie anche alla collaborazione con l’onorevole Conte, saranno il vero obiettivo per mettere in sicurezza una componente fondamentale dell’economia turistica di questo territorio
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