Antonio Raviele ci parla delle “morti improvvise” che colpiscono sempre più il nostro paese
Antonio Raviele, cardiologo ora in pensione, ha esercitato per parecchi anni all’ospedale di Mestre. Gestisce ed organizza ormai da 30 anni un convegno che si tiene ogni due anni alla Fondazione Cini dell’isola di San Giorgio a Venezia e che riunisce 1500 medici da tutto il mondo. Si tratta di un convegno che riguarda i disturbi del ritmo cardiaco, patologia assai frequente.
Le cosiddette “morti improvvise” rappresentano il 10% dei decessi che si presentano nel nostro paese ogni anno. Spesso si fa confusione tra due aritmie molto simili tra loro, cioè, la fibrillazione ventricolare e quella atriale: la prima può portare alla morte improvvisa; la seconda,invece, non porta mai a morte improvvisa ma può essere ugualmente pericolosa da provocare paralisi o ictus. C’è una fetta importante della popolazione che non sa di avere un aritmia e di conseguenza non recandosi dal medico non prendono i farmaci necessari alla cura.
Il mezzo terapeutico più efficiente per questi tipi di problemi è senza dubbio il defibrillatore. Al convegno verrà invece mostrata una novità, ovvero un defibrillatore senza fili che sarà ancora più efficace. Inoltre sarà presentata anche un App che permette di registrare un elettrocardiogramma a distanza e di inviarla direttamente a un centro di riferimento.
Infine il dottor Raviele ci saluta ricordandoci dell’importanza del praticare lo sport, ma sempre con moderazione.