Paolo Favaretto, imprenditore, gestiste l’ Auto Carrozzeria Moderna a Mestre, ultimamente si è molto parlato di lui ha causa dei numerosi furti (di varia entità) che ha subito nella sua attività. Ormai è stato derubato quindici volte dal 2011, tre dall’inizio di quest’anno, dopo la quattordicesima ha deciso di installare delle telecamere di sicurezza, che, però, non sembrano aver disincentivato i delinquenti.
Paolo Favaretto
L’imprenditore, ormai arrivato al limite, ammette che non è facile vivere in questa situazione, ora, ogni volta che riceve una chiamata serale o notturna, teme sempre possa trattarsi di una nuova infrazione nella sua attività. Non vuole, però, arrendersi alla criminalità perché vede nella sua azienda un futuro per il figlio e per le famiglie dei suoi venti impiegati, ormai diventati degli amici.
Troppi furti
Favaretto afferma che nella via dove si trova la sua carrozzeria sono frequenti i furti, eseguiti da professionisti o da improvvisati, ma nonostante questo chi lavora in quella zona è lasciato da solo, la strada è dimenticata, la sua stessa manutenzione deve essere richiesta “alzando la voce” da chi ha lì la propria attività.
Importante, secondo il gestore, la collaborazione che la cittadinanza deve fornire alle forze dell’ordine, anche per questa ragione ha installato le telecamere di videosorveglianza. Idea che aveva già da tempo, ma che ha deciso di attuare solo dopo che ha subito due furti a distanza di una settimana.
L’appello
Arrivati alla conclusione l’imprenditore fa anche un appello, affermando che sarebbe importante far fare ai giovani più alternanza scuola-lavoro, anche con un rimborso spese, in modo che i ragazzi si possano rendere conto dell’importanza del lavoro e dell’istruzione che ad esso è collegata. Sostiene, inoltre, l’equità tra quelle che sono le occupazioni intellettuali e quelle più pratiche, che non sono sintomo di un’istruzione inferiore. Il lavoro artigianale deve essere sostenuto, anche perché, al giorno d’oggi, offre molte più possibilità lavorative e di guadagno.