Incentivi per attrarre nuovi imprenditori a Marghera. A Roma firmato un accordo da 26 milioni di euro
Luigi di Maio scommette venti i milioni di euro sullo sviluppo dell’area industriale veneziana. L’accordo tra il ministro del Mise, Luca Zaia, Luigi Brugnaro e Pino Musolino, ossia regione, comune e porto, è stata firmato oggi a Roma. Il fondo finanzierà progetti di investimento industriale di entità compresa tra un milione e mezzo e due milioni di euro.
Luca Zaia si è inoltre impegnato a stanziare altri sei milioni e settecento mila euro per gli interventi a favore dell’occupazione e della formazione. Saranno inoltre distribuiti dei premi alle piccole e medie imprese dei settori manifatturiero e dei servizi per i progetti destinati allo sviluppo di quest’area di crisi industriale complessa.
Per il presidente del Porto, Pino Musolino, Marghera è già oggi un’area industriale vitale e produttiva, e la gran parte degli oltre 2.000 ettari che corrispondono alla prima e alla seconda zona industriale risulta stabilmente occupata da circa 1.000 aziende che danno lavoro a oltre 13.500 addetti.
Esistono, però, ha aggiunto alcuni spazi dismessi che, se riconvertiti e riqualificati a livello ambientale, potrebbero risultare particolarmente attraenti per investitori italiani ed esteri, che si troverebbero a beneficiare di un’area già infrastrutturata, dotata di collegamenti viari e ferroviari sviluppati e collocata a ridosso delle banchine del porto veneziano, vero gateway d’accesso ai mercati del Mediterraneo e del Medio ed Estremo Oriente.