Dall’inizio dell’anno la Guardia di Finanza di San Donà di Piave ha individuato 60 lavoratori in nero impiegati in attività imprenditoriali; di questi, 54 erano totalmente “in nero”.
Lavoratori in nero
Ai 12 datori di lavoro che si sono avvantaggiati delle prestazioni di tale manodopera sono state contestate sanzioni amministrative. Tra 1.800 e 10.800 euro per ogni lavoratore irregolare individuato.
In 5 delle ispezioni eseguite, i finanzieri hanno scoperto che i lavoratori in nero impiegati erano in numero superiore a quelli regolarmente assunti. Per questi casi, oltre alle sanzioni amministrative, è scattata anche la proposta la sospensione immediata dell’azienda.
Le irregolarità
Le irregolarità sono state riscontrate nel Sandonatese e a Eraclea. Hanno riguardato svariate tipologie di attività, anche collegate all’indotto turistico, tra cui imprese edili, commercio ambulante, panifici, alimentari bar, pizzerie e ristoranti.
In un ristorante di Eraclea Mare è stato individuato un diciassettenne di nazionalità straniera impiegato in nero come cameriere. Per l’impiego del minore è stata comminata la “maxi sanzione” amministrativa con un minimo di 2.500 ed un massimo di 15.000 euro.
La maggior parte dei lavoratori “in nero” o irregolari individuati, di nazionalità sia italiana che straniera (rumena, albanese, bosniaca, serba e kossovara), è stata successivamente regolarizzata e assunta ufficialmente dai rispettivi datori di lavoro.