Hanno ereditato la passione dai loro papà, guardandoli vogare nei canali di Venezia, e dopo un lungo addestramento, e non poca fatica, sono riuscite a superare la prova e a diventare ufficialmente sostitute gondoliere a conduzione familiare.
Le nuove sostitute gondoliere
La presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano ha ricevuto questa mattina nella sala del Consiglio comunale di Ca’ Loredan le sette sostitute gondoliere, che hanno superato l’ultima prova di voga, il 14 dicembre 2022, di fronte alla commissione giudicatrice in rio Ognissanti.
All’appuntamento sono intervenuti anche i consiglieri comunali Aldo Reato e Francesca Rogliani, il presidente e il vicepresidente della categoria, Andrea Balbi e Roberto Dal Gesso, insieme a genitori, mariti e fidanzati delle giovani donne.
Le gondoliere
Le gondoliere, tutte veneziane e vestite con la divisa d’ordinanza, la cui età va dai 19 ai 37 anni, potranno sostituire un proprio familiare nella conduzione della gondola. Sedute sugli scranni del Consiglio hanno raccontato l’emozione, la gioia e l’impegno con cui si sono dedicate ad imparare il mestiere, “un atto d’amore – hanno sottolineato – nei confronti della città di Venezia e delle sue tradizioni”.
Il commento del consigliere Reato
“La categoria dei gondolieri – ha evidenziato il consigliere Reato – è sempre all’avanguardia. L’entrata nella nostra famiglia di sette nuove ragazze ne è una dimostrazione”. “Un lavoro faticoso – ha rimarcato Rogliani – svolto spesso con condizioni meteorologiche non favorevoli”.
Balbi e Dal Gesso hanno ringraziato l’Amministrazione per l’accoglienza nei palazzi istituzionali, esprimendo la soddisfazione della categoria per l’aumento crescente del numero di donne gondoliere.
Il commento della presidente Damiano
“Abbiamo voluto organizzare questo momento d’incontro – ha sottolineato la presidente Damiano – per esprimervi la riconoscenza della città per aver deciso di portare avanti questa tradizione, che rende famosa Venezia in tutto il mondo. La prima prova è stata superata da due ragazze, quest’ultima da sette e l’auspicio è che il numero possa crescere anche nei prossimi anni. La storia di Venezia è unica, anche per il contributo dato dalle donne, che spesso non sono ricordate. Siete un orgoglio di cui andiamo fieri”.