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A Venezia i turisti spendono meno

La recente indagine della Aepe rivela che, nonostante l'afflusso turistico, i ristoranti veneziani vedono un calo dei fatturati, con turisti che preferiscono picnic all'aperto

Chiusa l’81esima Mostra del Cinema, e anche la settimana clou per eventi culturali mondani e sportivi, se ci si aggiunge anche la regata storica i veneziani fanno un po’ di conti e non quadrano.

I turisti mordi e fuggi

La Aepe ha redatto uno studio secondo cui, nonostante la sperimentazione del ticket d’accesso a difesa dalla categoria, il turismo mordi e fuggi non è scomparso. Anzi ha dato ancora qualche morso alla città, senza nulla in cambio.

La notizia entra a gamba tesa nel dibattito nato al Lido tra il direttore del Festival, Alberto Barbera, e i taxisti. Secondo Barbera le tariffe praticate dagli affittacamere fanno impallidire le cifre che chiedono a Cannes e senza dare buoni servizi in cambio. Una speculazione che potrebbe in futuro incoraggiare i turisti pendolari.

La speculazione dei prezzi

Le riflessioni di Tommaso Sicheri, Vice presidente Aepe, sono tra l’ironico e il provocatorio: “L’estate veneziana ha fatto registrare un tutto esaurito in termini di flusso turistico. Contrariamente a questi dati, le attività di somministrazione di alimenti e bevande hanno, invece, registrato un forte calo dei fatturati. E questo emerge da un’indagine che noi della Aepe, Associazione Esercenti Pubblici Esercizi di Venezia, abbiamo effettuato.”

“Abbiamo, appunto, registrato un calo quest’anno del 18%, con punte anche più alte rispetto agli anni passati. Un risultato che noi attribuiamo ad un calo della propensione marginale al consumo del turiste. Ai ristoranti tipici e alle trattorie tipiche sono preferiti campi, campielli, le calli ombrose, scalinate delle chiese, i ponti e le rive dei canali dove il turista può fermarsi per fare uno splendido picnic culturale.”

Venezia come Disneyland

La soluzione è una provocazione e, a dispetto di quanto sostiene il direttore della Mostra del Cinema, Venezia dovrebbe vendersi a più caro prezzo.

Tommaso Sicheri: “Spesso sentiamo sui social, lo leggiamo sui quotidiani “Venezia non è Disneyland”. Verrebbe da dire peccato.”

“Al parco di Disneyland di Orlando o quello di Parigi il costo medio del biglietto è di 95 dollari o €105 e per regolamento non è previsto mangiare al sacco o fare picnic all’interno del parco. Sono dedicate delle aree speciali vicino ai parcheggi, prima di entrare. Anche a Gardaland l’articolo numero 13 stabilisce che all’interno del parco non è possibile fare picnic.”

Che le famiglie pur non avendo rinunciato alle vacanze abbiano tirato un po’ la cinghia lo conferma anche Nicola Mantovani a Rosolina Mare.

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