Sta diventando un bollettino di guerra il bilancio dei morti nel tratto “maledetto” sulla A4 che va da Portogruaro ad Altino. L’ultima vittima, l’ottava dall’inizio dell’anno, è stata registrata ieri: Chiara Moressa, 40 anni, viveva a Campagnola, una frazione di Brugine, nel padovano.
Dinamiche dell’incidente in A4
E’ stata letteralmente travolta da un tamponamento a catena tra i giganti della strada, cinque tir che non si sono fermati in tempo di fronte ad un improvviso blocco del traffico causato da un furgone che sbandando è finito di traverso alla carreggiata. Le cause sono concomitanti: velocità, disattenzione, imprudenza. Ma all’origine c’è sempre lui: il restringimento da tre corsie a due tra San Stino di Livenza e Cessalto.
Alle 18:20 il furgone, nei pressi di un cantiere, non ha visto la riduzione a due corsie della carreggiata in direzione Venezia, ha sbandato ed è scoppiato l’inferno. I Vigili del Fuoco hanno faticato a crearsi un varco tra i rottami e sono arrivati alla donna che era deceduta insieme al suo cane subito dopo l’impatto soltanto a tarda sera.
Bilancio delle morti
Nel tratto friulano prima del fiume Tagliamento i bilanci annuali della polizia non grondano sangue, solo quelli riguardanti il Veneto e in quell’imbuto. Durante l’estate c’è stata una tregua dopo i morti registrati nella primavera, il 27 marzo, il 12 aprile e all’inizio del mese di maggio. E ora di nuovo.
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