Abbandono abusivo di rifiuti: nuove telecamere a Musile di Piave

I dispositivi nelle zone più sensibili. Il sindaco Susanna: “Dal 2016 gli apparecchi totali installati sono una 60ina”

Abbandono abusivo di rifiuti, a Musile di Piave tre nuove telecamere di monitoraggio del territorio. I dispositivi, ottenuti grazie a fondi comunali e regionali, sono stati installati in questi giorni nei punti più sensibili della città, quelli dove solitamente, in passato, si sono registrati numerosi conferimenti scorretti.

Abbandono abusivo di rifiuti

Il Comune si è dotato di una telecamera mobile, posizionabile a seconda delle necessità, che registra in modo crittografato e in grado di identificare le targhe anche di notte, controllabile da remoto 24 ore su 24. In via Emilia, in corrispondenza dell’intersezione con la strada comunale via Cascinelle, è stato installato un varco con doppia telecamera di lettura targhe e telecamera multisensoriale di contesto. Questa zona, in particolare, risulta il luogo privilegiato per gli abbandoni.

L’obiettivo

L’obiettivo è quello di monitorare i transiti dell’intera area, svincolo importante tra le vie che collegano il capoluogo alle frazioni. Il varco in questione è stato inserito all’interno dell’impianto di videosorveglianza comunale, il cui server è collegato presso il comando di polizia locale di Musile di Piave e una postazione di visualizzazione anche presso la stazione dei carabinieri di San Donà di Piave. Infine è stato rafforzato anche il controllo sull’area degli impianti sportivi, con un’ulteriore telecamera che integra la visuale dell’area parcheggio, intensamente frequentata da minori e adulti.

Considerando questi ultimi, sono una 60ina gli apparecchi totali presenti a Musile di Piave. Di questi 12 sono in grado di rilevare le targhe delle automobili.

Il commento di Silvia Susanna

«Continua l’attenzione dell’amministrazione comunale sulla sicurezza -commenta il sindaco Silvia Susanna- con un territorio monitorato dalla presenza di telecamere che non hanno lo scopo di sorvegliare aree private ma piuttosto di rivelarsi utili, in certe situazioni, alle indagini delle forze dell’ordine. Nel 2016 avevamo solo 5 dispositivi, oggi una 60ina.

Tutte le nostre telecamere sono autorizzate dal Prefetto e i luoghi sono scelti confrontandosi con i carabinieri che possono accedere alle immagini. In un territorio vasto come il nostro, di ben 45 km quadrati, è importante avere queste strumentazioni. Venendo alle ultime installazioni, da sempre -continua Susanna- ci battiamo con forza contro l’abbandono abusivo e i “furbetti del rifiuto”. Data la vastità del nostro territorio, capita che spesso gli errati conferimenti avvengano da soggetti che non abitano a Musile.

Siamo attraversati dalla trafficata strada statale 14, da varie arterie provinciali che collegano l’entroterra con la costa e da numerose vie comunali spesso scarsamente abitate. Lungo questo territorio si muovono, oltre che milioni di turisti, anche imprenditori, commercianti, artigiani e cittadini residenti in altri comuni.

Con questo progetto di implementazione andiamo a rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto al decoro urbano, dopo la registrazione di abbandono di varie tipologie di rifiuto, che vanno dai vari sacchetti di prodotto domestico a ingenti quantitativi di materiale di scarto proveniente da demolizioni piuttosto che da pulizia di cantine.

Un danno per l’ambiente, prima di tutto, e poi alle casse pubbliche dati i costi importanti di rimozione. Oltre alla multa prevista dal regolamento comunale, a fronte di materiale pericoloso i responsabili vanno incontro a conseguenze penali che ci auguriamo possano essere ulteriormente innalzate da parte del legislatore nazionale».

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