Obiettivo Salute

L’acqua non è tutta uguale: attenzione a quella tossica

L'acqua non è tutta uguale, ci sono anche acque con metalli alcalini che risultano nocivi per la nostra salute.

L’acqua non è tutta uguale. L’importanza di mantenere un ph nel nostro corpo alcalino, allontanando malattie e  disturbi. Il personal trainer e preparatore atletico sportivo Alessandro Zanlorenzi spiega, al pubblico di Televenezia, il perché.

Acqua

“L’acqua però non è tutta uguale, in commercio la scelta è vasta. Spesso si sente parlare di acqua alcalina legata a concetti come acidità e basicità. Può darci ulteriori informazioni a riguardo e sopratutto aiutarci a comprendere quali sono i benefici per l’organismo?”

Le parole di Alessandro Zanlorenzi

“L’acqua alcalina è un’acqua che ha un ph superiore a 7, il ph non è altro che l’attività degli ioni idrogeni dissolti in un liquido.

Tutti i nostri fluidi corporei hanno sempre un ph, come il sangue e la saliva, questo ph è in una scala che va da 0-14, noi per rimanere un salute dobbiamo avere un ph neutro o leggermente basico che va da 7 fino a 7,5.

Si è visto che se noi riusciamo a rimanere in questo range di ph corporeo abbiamo meno infiammazioni e più energia, vitalità e andiamo incontro ad un accumulo di scorie acide e tossiche che ci possono portare a patologie più o meno gravi.

Quindi dobbiamo bere tanta acqua che sia ricca di potassio, calcio (un forte alcalinizzante) e magnesio. La nostra struttura ossea è composta per il 70% di calcio, quindi andare ad assimilare calcio è fondamentale per rimanere in salute.

Il più delle volte si sottovaluta l’importanza del minerale calcio, fondamentale per la nostra salute, ad esempio l’osteoporosi è la prima causa di mancanza di calcio nel nostro corpo e affligge molte persone nella nostra società.

Osteoporosi

L’osteoporosi crea, sopratutto nelle donne, molti problemi nel periodo del dopo menopausa, quindi bisogna cercare di assimilarlo prima perché quando effettivamente te ne rendi conto è troppo tardi.

Il calcio andrebbe assunto sempre, da quando siamo piccoli a quando si arriva a un età più avanzata.

Quando si arriva ai 30/35 anni si va ad aumentare la quantità di calcio cerchiamo di prevenire l’osteoporosi, anche se il concetto di corpo acido dipende per la maggior parte dalla nostra alimentazione.”

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