Gli hotel veneziani cercano 1200 addetti: è l’appello lanciato dall’AVA, l’associazione veneziana albergatori, che parla di una stagione turistica al di sopra di ogni aspettativa.
“Siamo arrivati a tracciare un bilancio dell’anno 2022. Anno decisamente positivo dal punto di vista del business. Sono tornati i turisti a Venezia. Dall’acqua alta del 2019 finalmente abbiamo ripreso a lavorare in modo positivo”. Queste le parole del vicedirettore dell’AVA Daniele Miotto.
Nonostante il caro bollette, il 2022 (fino ad ottobre concluso) ha ribaltato completamente il bilancio degli alberghi, diventato in rosso dall’acqua grande del 2019. In questo andamento da montagne russe la sensazione è che si sia perso un segmento di lavoratori a cui il settore attingeva costantemente.
La necessità di addetti e il futuro del turismo
Le proiezioni per i prossimi anni indicano un aumento dei flussi turistici e dunque addetti quali cuochi, portieri, camerieri, guardarobieri sono oro colato soprattutto per le strutture di lusso che vivono meno l’andamento altalenante legato alle crisi economiche, avendo una clientela meno esposta. La carenza di offerta ha spinto gli imprenditori alberghieri a puntare di più sulla comunicazione spiegando che si può far carriera in un grande albergo e passare facilmente dalla reception alla direzione.
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