Origini e storia del Teatro Ferrini
Luisa Carpenedo, Presidente dell’Associazione Beato Contardo Onlus, racconta la singolare storia di questo spazio, che un tempo ospitava le stalle del Vescovado. Nel 1909, il Vescovo decise di trasferirsi a Rovigo, suscitando la rabbia della popolazione.
Gli insulti e i lanci di pietre contro il vescovo portarono a un interdetto papale, bloccando ogni celebrazione religiosa per quindici giorni e creando una profonda frattura nella comunità.
Per ristabilire la pace, il Papa inviò un giovane vescovo che, nel 1914, trasformò le stalle in teatro. Con il motto “omnia omnibus” – tutto per tutti – l’obiettivo era di rendere il teatro un punto di ritrovo sociale e formativo per i giovani. Tuttavia, a causa della Prima Guerra Mondiale, il teatro fu requisito e danneggiato, riaprendo solo nel 1924.
Il ritorno alla vita culturale
Dopo anni di chiusura, il teatro ha riacquistato vita nel 2019 grazie all’impegno di un gruppo di volontari, con la creazione dell’Associazione Teatro Beato Contardo Ferrini Onlus. Marco Doatti, Direttore Artistico, sottolinea l’importanza di dare spazio ai giovani artisti e di proporre eventi vari e stimolanti. Il teatro è tornato a essere un’importante palestra culturale, continuando a svolgere un ruolo cruciale nella vita sociale di Adria.
Oggi, la programmazione del Teatro Ferrini è ricca di eventi diversificati, che spaziano da spettacoli teatrali a concerti, offrendo opportunità a talenti locali e a compagnie artistiche di mostrare le loro opere. L’80% del pubblico proviene da fuori città, segno che il teatro sta recuperando la sua centralità culturale.
Attraverso la sua storia e il suo rinnovato spirito, il Teatro Beato Contardo Ferrini continua a ispirare e unire la comunità, restituendo vita a un patrimonio culturale prezioso e vivace.
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