La forza dietro l’Agrifesta Veneta
Giovanni racconta come tutto sia nato da un’idea di Jacopo, il quale desiderava organizzare una festa paesana per far rivivere il paese. “Abbiamo coinvolto anche Davide,” spiega, “perché è un nostro amico da sempre e ci serviva una mano in più.”
I tre giovani hanno saputo coinvolgere non solo i loro coetanei, ma anche gli adulti del paese, dimostrando una grande capacità organizzativa e un profondo legame con la comunità.
Davide sottolinea il ruolo fondamentale del volontariato. “Ci sono tante persone che ci hanno aiutato, nonostante i loro impegni di lavoro e famiglia. È grazie a loro che tutto questo è possibile,” dichiara con gratitudine.
Tradizione e futuro
La giornata è iniziata con una parata di trattori che ha attraversato le vie di Campocroce. Jacopo descrive l’entusiasmo dei partecipanti e annuncia il ricco programma della giornata: “Dopo il pranzo ci sarà una dimostrazione di aratura e dei giochi agricoli per riunire le persone e farle rivivere le tradizioni del passato. Concluderemo con un po’ di musica.”
Anche le autorità locali hanno partecipato all’evento. Elena Spolaore, assessore alle politiche agricole di Mirano, ha elogiato l’impegno dei giovani: “Questa festa è importante perché è portata avanti da ragazzi che mantengono viva la nostra cultura agricola.” Il sindaco di Mirano, Tiziano Baggio, ha sottolineato il valore paesaggistico di Campocroce, definendolo uno dei luoghi più belli della provincia di Venezia.
L’Agrifesta Veneta si conferma così un evento che unisce tradizione, comunità e futuro.
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