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Al via un’altra edizione di “La Voce Grande di Venezia”

"La Voce Grande di Venezia" è un evento che celebra la musica e la cultura veneziana attraverso concerti diffusi nelle antiche Scuole Grandi. Dirette da Marco Toso Borella, le formazioni corali rendono omaggio al patrimonio cittadino

È iniziata il 18 maggio e proseguirà fino al 27 la seconda edizione de “La Voce Grande di Venezia”, un evento straordinario, organizzato in collaborazione con il Comune di Venezia, Vela e Venezia Unica.

“La Voce Grande di Venezia”, una maratona di musica e cultura

Questa manifestazione unica nel suo genere si snoderà in 10 tappe, coinvolgendo le antiche Scuole Grandi di Venezia e alcune Scuole Storiche e di Nazionalità, offrendo concerti gratuiti e diffusi.

Protagoniste dell’evento saranno le due formazioni corali veneziane dirette da Marco Toso Borella, Vocal Skyline e Big Vocal Orchestra. Con oltre 250 voci, queste formazioni animeranno una vera e propria maratona musicale e culturale, portando la musica in ogni angolo della città. Attraverso il loro canto, i coristi veneziani celebreranno il ricco patrimonio artistico e culturale di Venezia.

L’edizione di quest’anno prevede un programma ancora più ampio rispetto al passato, con un’offerta musicale distribuita su più giornate. Nonostante i 1000 biglietti disponibili siano già esauriti, sarà possibile seguire l’intero evento grazie a una diretta social, permettendo a un pubblico ancora più vasto di partecipare virtualmente a questa festa della musica.

L’importanza delle Scuole Grandi 

Le parole di Marco Toso Borella, Vocal Skyline e Big Vocal Orchestra: “Siamo arrivati alla seconda edizione di “La Voce Grande di Venezia”. È una manifestazione che ha l’intento di ridare voce, di dare voce grande, a quelli che erano gli antichi contesti delle scuole grandi della nostra città.”

“Molti turisti da tutto il mondo, centinaia e migliaia, vengono a visitare questi luoghi quasi chiedendosi cosa significasse essere delle scuole grandi. Sono state quello che si può definire l’antesignano del Welfare, il contatto fra Stato e popolo. Istituzioni e confraternite che curavano il corpo e l’anima perché era cura delle scuole grandi prendersi a cuore i propri confratelli, accompagnarli nel loro percorso terreno ma accompagnarlo anche nel percorso dopo.”

“L’importanza di queste scuole va bene al di là di meri strutture ed edifici meravigliosamente arredate, era qualcosa di radicamento profondo.”

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