Antonio Guadagnini, capogruppo del movimento Siamo Veneto, propone l’istituzione di un albo delle prostitute che preveda tutela sanitaria, giuridica e pagamento delle tasse
Un albo delle prostitute per ottenere tutela sanitaria e giuridica e far versare le imposte. Non è solo un’idea, ma già una proposta di legge statale su iniziativa regionale che è stata presentata oggi alla Commissione Sanità a Palazzo Ferro Fini.
Il promotore è Antonio Guadagnini del movimento Siamo Veneto che con questa iniziativa si è imposto prepotentemente nella campagna elettorale per le europee. In queste ore è assediato dai giornalisti. La proposta tiene conto del vertiginoso giro d’affari del mercato del sesso, stimato in italia di 25 miliardi di euro, per non parlare dell’enorme debito pubblico italiano. Per questo risulta interessante.
Il modello è quello svizzero varato ancora nel 1942. Sono previste licenze per allestire case di tolleranza con reception e scatole del sesso, in modo da proteggere le lucciole per strada. Servizi, dunque, in cambio di imposte.