Alessandra Miani: la rivoluzione digitale nella scuola

La Prof.ssa Alessandra Miani, insegnante di inglese al Liceo Scientifico Ugo Morin di Mestre, parla degli aiuti ricevuti dalla scuola

La nuova didattica digitale: questo è l’argomento della seconda puntata di “Stanno Facendo un ’48″, trasmissione condotta da Patrizio Baroni. In questo video la Prof.ssa Alessandra Miani, insegnante di inglese al Liceo Scientifico Ugo Morin di Mestre, parla degli aiuti ricevuti dalla scuola

Il commento della Prof.ssa Alessandra Mian

“Come diceva Marco Cassina noi siamo in un’isola fortunata” ha affermato la Prof.ssa Alessandra Miani. “Già dieci anni fa un nostro ex dirigente aveva rivoluzionato la scuola. Aveva inserito le LIM in tutte le classi, ci aveva obbligato ad utilizzare il registro elettronico dall’oggi al domani e ci aveva fatto fare dei corsi di formazione. In questo modo anche i più restii hanno dovuto per forza adeguarsi. Eravamo già su una buona strada”.

“L’anno scorso poi siamo stati catapultati improvvisamente in questa situazione difficile. I problemi sono stati in primis riuscire ad avere tutti i ragazzi con una buona connessione, fornire gli strumenti a coloro che non li avevano, organizzare l’orario e l’attività didattica. Il compito non veniva più fatto come al solito. L’attenzione dei ragazzi davanti a un computer è diversa”.

La soglia dell’attenzione e il problema delle valutazioni

“Tutto è stato rivoluzionato, ma siamo stati molto aiutati. Abbiamo all’interno della scuola un docente che è un formatore e un animatore digitale e a inizio lockdown ci ha dato l’opportunità di seguire diversi corsi di aggiornamento. Inoltre abbiamo un’utenza diversa rispetto a un bambino delle elementari o delle medie, gli studenti delle superiori hanno una soglia dell’attenzione maggiore. Un problema dei ragazzi delle superiori che hanno anche all’università è il poter dare una valutazione oggettiva senza aver problemi di copiature” ha concluso la Prof.ssa Alessandra Miani

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