Nella decima puntata di “Stanno Facendo un 48”, programma condotto da Patrizio Baroni, abbiamo discusso della storia e del futuro di Venezia, ai suoi primi 1600 anni. Gli ospiti della puntata sono: Pietrangelo Pettenò, coordinatore del progetto Forti di Venezia; Pieralvise Zorzi, scrittore; Claudio Vernier, Presidente dell’associazione Piazza San Marco; Cesare Peris, presidente della società del mutuo soccorso carpentieri e calafati; Alessandro Marzo Magno, giornalista e scrittore.
La Repubblica di Venezia aveva una visione futurista?
Alessandro Marzo Magno, giornalista e scrittore: “La Repubblica sapeva guardare avanti e di cogliere i tempi che stavano per venire. Non era un sistema di preveggenza o qualcosa di magico ma la Serenissima aveva i suoi terminali come i mercanti, i diplomatici e il sistema di spionaggio, i quali erano legatissimi. Questi cervelli mandavano a Venezia le informazioni che poi venivano elaborate e ha funzionato spesso, ha anche sbagliato come il non rendersi conto dell’importanza della scoperta dell’America.
Shakespeare nel “Mercante di Venezia” apre una scena con: “Che notizie provengono da Rialto?”. Venezia era il centro delle informazioni nel XVI secolo.