Allarme adolescenti: sempre più risse e vandalismi

Recenti episodi di violenza e crimine tra adolescenti in Italia sollevano preoccupazioni. Il caso di Paderno Dugnano amplifica il dibattito su valori e educazione familiare

Cosa sta accadendo agli adolescenti? Dopo Venezia e Jesolo anche Treviso registra un innalzamento dell’allarme sociale.

L’allerta sociale

Nel pomeriggio di ieri 4 settembre sono stati identificati con l’ausilio di un cane antidroga dieci giovanissimi in una zona di spaccio in via Fiumicelli e un 17 enne è stato fermato con una bicicletta rubata.

Si tratta di episodi che si aggiungono alle continue risse e rapine registrate nella Città Metropolitana, episodi messi in ombra comunque dalla strage di Paderno Dugnano che sta sconcertando tutto il Paese.

Proprio oggi il diciassettenne che ha ucciso i genitori e il fratello ha dichiarato di aver pensato di lasciare la casa e li ha uccisi per liberarsi del suo malessere.

Tra genitori e adolescenti

Ospitiamo alcune riflessione di uno psicoterapeuta Oscar Miotti: “Credo che dopo quello che è capitato a Paderno Dugnano viene da chiedersi se gli adolescenti sono in una crisi particolare. Chiaramente tutto questo fa riflettere.”

“Come adulti ci stiamo chiedendo cosa sta capitando e dove, credo, abbiamo sbagliato. Quindi l’emergenza effettivamente c’è. Poi ci sono altri fatti, tipo vandalismi, persone che vanno nei cimiteri a fare i vandalismi, oppure pestaggi, furti… Forse c’è una recrudescenza anche dell’aggressività verso l’altro.”

“Credo che ci sia la perdita del senso dei valori condivisi. Una volta tutte le famiglie predicavano gli stessi valori: la scuola diceva delle cose, lo diceva anche il prete in chiesa, lo dicevano in casa. Adesso Le famiglie fanno fatica a dare dei valori e questo ha comportato, per esempio, la perdita del senso del Sacro. Non si andava nei cimiteri a fare dei vandalismi perché quello era un posto sacro.”

Valori, educazione e punti di riferimento

“Il lavoro dell’adolescente è quello di trovare una sua autonomia, trovare una sua personalità. Ma se io non ho degli adulti che danno delle regole, che rimangono fermi, con chi si confrontano questi ragazzi? Rischiano di non avere un punto di riferimento con il quale confrontarsi.”

“Quindi l’appello è di avere delle idee, magari di condividerle con altri genitori, e poi rimanere fermi. Chiaramente senza essere oppressivi o troppo invadenti. Perché l’idea delle delle famiglie talvolta è quella di occuparsi troppo della vita del figlio, magari di entrare troppo nelle nei suoi problemi e nella sua vita. Il figlio va anche rispettato, a seconda dell’età man mano va data maggiore autonomia.”

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