Asili nido, allarme privatizzazione: l’Assessore smentisce

A Venezia è muro contro muro tra il comune e la CGIL. L'argomento che divide è la privatizzazione delle scuole

E’ muro contro muro, tra il comune di Venezia e la CGIL, e l’argomento che divide è di nuovo la scuola, o, meglio, gli asili nido e le scuole materne. La preoccupazione che serpeggia tra il personale e i genitori riguarda un progetto di privatizzazione che sembra esserci nell’aria. Anche se l’Assessore alle politiche educative lo esclude in modo categorico.

Asili nido e scuole materne

Laura Besio ha annunciato la ferma intenzione di introdurre l’insegnamento dell’inglese nelle materne a partire da settembre per i mille bambini iscritti. E questo richiede l’assunzione di personale con la certificazione. Al momento tra gli insegnati di ruolo soltanto il 6% è qualificato all’insegnamento della lingua straniera. Ma l’assessore esclude, comunque, i licenziamenti.

Laura Besio, Assessore Comune di Venezia politiche educative

“Nessun licenziamento del personale, nessuna privatizzazione degli asili nido, nessuna riduzione dell’organico: questo lo dico con chiarezza. La versione che sta circolando di disinformazione, che va a spaventare le persone, soprattutto maestre, ausiliari e cuochi, soprattutto degli asili nido oggetto di sperimentazione, ha dell’incredibile,” spiega Laura Besio.

C’è poi il timore che vengano privatizzati gli asili nido Tiepolo di Castello, e di San Pietro in Volta, e che si tratti soltanto dell’inizio, a cui seguirà un effetto domino per tutti i nidi del comune. La preoccupazione c’è soprattutto tra gli insegnanti.

“Da un lato c’è la versione di alcune persone per cui privatizziamo e lasciamo a casa. Dall’altro, invece, c’è un racconto di un comune che sperimenta, attraverso dei progetti pilota, che sono temporanei, innovando i servizi e non lasciando a casa nessuno,” dice Laura Besio.

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