Quest’anno si è verificato il terzo episodio importante di carenza di sangue, ce lo dice Giustina de Silvestro, direttore dell’unità operativa immunotrasfusionale dell’azienda ospedaliera di Padova. La carenza di sangue sta diventando un problema serio e drammatico. Fenomeno strano per il veneto che è sempre stato tra i primi in classifica nella graduatoria delle regioni che offrono più sangue. Il problema è emerso anche in altri paesi oltre all’Italia tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità già dal 2010 ha creato l’allerta per la mancanza di sangue.
Strategie per risparmiare il sangue
Giustina spiega che molto spesso sono costretti a cercare sangue in tutti i servizi trasfusionali del veneto e qualche volta sono obbligati a chiedere anche al di fuori della regione. Nel veneto come in altre regioni si stanno mobilitando per risolvere la situazione, utilizzando un sistema in cui si deve agire sulla preparazione del paziente.
Quindi sono state messe a punto delle tecniche per risparmiare il sangue in attesa di trovare il modo di avere più donatori. L’obiettivo è quello di evitare quanto più possibile la trasfusione di sangue o comunque limitarla a poche unità. Giustina ha già preso contatto con tutti i vertici veneti per applicare questi protocolli in tutto il territorio.
Carenza di sangue
L’appello di Giustina de Silvestro è rivolto soprattutto ai giovani, dato che ci troviamo in mancanza di un ricambio generazionale, ricordando che non esiste nessuna fabbrica del sangue e quest’ultimo deriva solo dalla donazione volontaria della popolazione.