Erosione: a Jesolo le spiagge sono di nuovo mangiate dalle mareggiate invernali.Sperimentare nuove soluzioni è necessario.
Ogni anno vengono spesi milioni di euro per allargare la spiaggia di Jesolo alla fine dell’inverno, soprattutto in zona Pineta. Il Consigliere Comunale Lista Civica, Daniele Bison, parla di provvedimenti “alla spicciolata” che ogni anno fungono da tappa bucchi quando la stagione turistica è vicina e la spiaggia non c’è, è mangiata dal mare. Quelle azioni dell’ultimo momento che tentano di rimpinguare le spiagge costano moltissimi soldi pubblici.
Anche il Consigliere Comunale di “Jesolo Bene Comune”, Christofer De Zotti, si appella al comune e alla Regione Veneto perché fondi e persone competenti siano messe a disposizione per tentare di risolvere il problema.
Se certamente sarà difficile trovare una soluzione definitiva -perché, come aggiunge un cittadino in passeggio sulla spiaggia, il mare non si ferma- che almenosi tentino delle nuove soluzioni, che si aprano le porte anche a sperimentazioni e nuove tecnologie.
Molti infatti sono d’accordo nello sperimentare l’efficacia di un metodo alternativo, proposto l’anno scorso, e già in funzione in moltissime parti del mondo: le Reef Ball. Si tratta di dei blocchi semi ovali di cemento, vuoti all’interno e forati, che dovrebbero servire a dissipare la forza dei marosi attraverso il passaggio forzato dell’acqua nei fori e ad evitare l’erosione. Le Reef Ball sono una soluzione eco-friendly, costruita in calcestruzzo senza struttura di ferro. Sono studiate per avere il minimo impatto paesaggistico e ambientale unito a costi molto bassi. Anzi, con il tempo, sembra che queste strutture sommerse si popolino di flora e fauna diventando parte dell’ecosistema marino, favorendo il ripopolamento ittico e la biodiversità dei fondali. Sono già in sperimentazione a Riccione.
E’ fondamentale aprirsi a nuove strategie. Intanto tutto il sostegno sarà dato a lavoratori e abitanti delle zone di erosione che temono per il loro lavoro nel periodo di alta stagione.
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