Andrea Chinellato: “esigenze ci portano a studiare velocemente”
Paolo Dalla vecchia: ” E ci sono studi su questa specie, soprattutto fatti sulla laguna di Venezia e sull’area che ci riguarda?”
Andrea Chinellato: “Partiamo dagli studi. Ce ne sono molti, non in Italia ovviamente, perché una specie che è un grande valore commerciale nel suo territorio di origine. Quindi c’è una una buona bibliografia che ci permette di iniziare a conoscerlo, come specie e come risorsa. Purtroppo però vi ragioni in tempo nella nostra comunità si studia da poco tempo e però le esigenze ci portano studiare e anche abbastanza in maniera veloce. Perché per cercare di trovare una soluzione è necessario chiaramente approfondire tutte le sue dinamiche di popolazione, di distribuzione. Ci sono enti di ricerca come dicevo prima, università che si stanno adoperando per conoscerlo meglio.”
Situazione esplosiva
Paolo Dalla Vecchia: “Nel frattempo la filiera degli operatori in ginocchio sta soffrendo. Quindi c’è un’esigenza nel breve di tutelare questo patrimonio, di conoscenze di una filiera che si è sviluppata, che ha dato di prodotti eccellenti. Dall’altra fronteggiare questo aggressore, che è il granchio blu.”
Andre Chinellato: “Certamente è una risorsa commerciale in zona di provenienza. Perché ha trovato un equilibrio. Una specie che vive nel suo ambiente ecologico non è un problema per le altre specie. In questo momento è una situazione molto esplosiva, non ha ancora trovato pienamente la sua etologica, la sua nicchia è sovrapposta a quella di molte altre specie. Questo è un problema dal punto di vista ecologico, perché sta distruggendo, eliminando, riducendo la vita di altri organismi alterandone la vita.
Questa cosa ci dice che noi in questo momento dobbiamo prelevarlo, cercare di eliminarne il più possibile. Necessario che si veda al di fuori della nostra relazione e si possa pensare dell’esportazioni verso territori dove ad esempio ce n’è richiesta.”
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