Comunità energetiche
Paolo Dalla Vecchia: “I vari comuni si sono muniti del PAES, il piani di azione energia sostenibile, quindi dovrebbero avere già una mappatura specifica di quelle che sono le varie potenzialità dell’energia sostenibile, utilizzabili per aiutare la collettività, penso banalmente ai lastricati solari di scuole, ospedali, impianti sportivi che sono di proprietà comunali e potrebbero essere messi a regime di sostenibilità. La progettualità a beneficio della crisi energetica. Una volta indicato l’impegno dei comuni in questi obbiettivi, che cos’è una comunità energetica oggi e cosa essa rappresenta oggi?”
Andrea Tasinato: “Le comunità energetiche rappresentano uno strumento. Che i comuni possano attuare ad esempio l’installazione di pannelli sui tetti delle scuole, palestre e asili, è vero, ha degli strumenti. Ma non sempre è cosi vero, che i comuni hanno coscienza e conoscenza delle potenzialità del loro sottosuolo, capacità energetica, che può garantire sostenibilità per 365 giorni l’anno.
Andrea Tasinato l’azione dei comuni
Noi ad esempio, stiamo agendo nel comune di Porto Tolle. Il fatto di creare energia da una fonte geotermica, dove c’è la possibilità è fondamentale. Cosi come dove c’è il sole, con la stipulazione di un master plan, dovrei crearmi la mia fonte energetica, una grande e unica fonte di produzione. Poi attraverso strumenti, che possano essere le comunità energetiche, vado a collegare le varie unità energetiche.
Mi creo un unica fonte che collego ad altre realtà, consumatori del mio territorio. Ecco come e perchè un comune deve e può diventare indipendente, deve solamente creare un percorso che le permetta di essere auto sufficiente. Tramite la fonte di produzione della quale dispone, che sia sole, geotermia o vento. Inoltre il comune dovrebbe adoperarsi poi per fornire alla comunità l’ energia in eccesso dando cosi vita ad una comunità energetica.”
GUARDA ANCHE: Andrea Tasinato, le C.E.R strumento per la sostenibilità energetica