Nella notte del solstizio d’estate, martedì 21 giugno, a Treviso, nel giardino Music Rooms, durante la festa mondiale della musica, Andrea Vettoretti presenta il suo nuovo album: “Quantum One”. Fonde melodie classiche con i suoni dello spazio, dopo tre anni di lavoro in collaborazione con astrofisici.
Andrea Vettoretti, chitarrista
“Abbiamo inserito i suoni cosmici all’interno della musica, e quindi, sostanzialmente, arricchisce con una forma emotiva e anche, a mio avviso, di energia; che poi possiamo trasmettere al pubblico con questi suoni che abbiamo ottenuto attraverso una collaborazione con: l’astrofisico Paolo Giommi, e con un altro astrofisico, Alberto Pepe”.
New Classical World
Caposcuola del genere musicale New Classical World, Andrea Vettoretti ha esplorato i suoni primordiali emessi dopo il Big Ben. L’album, attraverso la chitarra classica, è un viaggio poetico alla ricerca di nuove energie e nuove suggestioni; con anche l’obiettivo di sdoganare la chitarra classica, considerata uno strumento di nicchia.
“La chitarra classica – continua Vettoretti – è multi propositiva, nel senso che si può suonare, con la chitarra classica, dal jazz alla musica brasiliana, al tango, alla musica classica. Qualsiasi genere può essere veramente esaltato. Io ho creato questo genere che si chiama New Classical World, con il quale riesco a trasmettere le mie emozioni ed il mio vissuto”.
La ricerca dei suoni dello spazio c’entra anche con il cambiamento epocale che sta vivendo il nostro pianeta. Al punto che l’attrice Sabrina Impacciatore legge nel finale il primo articolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: “tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali, in dignità e diritti, sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri, in spirito di fratellanza”.