Oasi SOS Natura. L’Istituto zooprofilattico: la mattanza opera di volpi o altri predatori.
A compiere la strage all’Oasi SOS Natura di Spinea è stata una volpe o un altro animale predatore: è questo il verdetto dell’Istituto di zooprofilassi di Legnaro. Sono state ritrovate sugli animali morti tracce di canini distanti 4 cm l’uno dall’altro che non lasciano dubbi sull’autore del fatto e anche il ritrovamento del porcellino d’India sventrato fa pensare che sia stato il pasto di un predatore. Nella relazione dell’Istituto si legge che ad alcuni dei capi mancano le zampe, che sono state staccate a morsi e altri presentano traumi simili, ma nessuna traccia di schiacciamento o bastonate. I segni degli uncini di cui parlavano Enrico Piva e il padre sarebbero proprio le tracce dei canini delle volpi che stanno insegnando alla loro prole a cacciare. Nell’Oasi gli inquirenti non hanno rinvenuto impronte di estranei, ma solo quelle di Piva e del padre e sono state ritrovate tracce di escrementi di volpi. Le Forze dell’Ordine, ora, stanno verificando se l’Oasi è in regola con le autorizzazioni, trattandosi di un terreno privato. Piva non si arrende e continua a non credere al referto: sostiene che i conigli siano stati colpiti sul naso con un bastone, i porcellini d’India siano stati presi a bastonate, le uova di germano siano sparite e che questo verdetto sia solo un modo per interrompere le indagini. Su Facebook continua la solidarietà a Piva e in tutto il web sono nate petizioni e raccolte fondi.