Anita Mezzalira, nel 1946, è la prima donna ad entrare con l’incarico di assessora in una giunta del Comune di Venezia, città che oggi celebrai 1600 anni della fondazione.
Anita Mezzalira: una vita consacrata alla giustizia e alla protezione dei poveri
Consacrerà tutta la sua vita ai suoi ideali, a un’elevata idea di giustizia e alla protezione dei poveri. Proprio fino al suo ultimo giorno di vita, quando venne ritrovata immobile mentre stringeva fra le mani una lettera con la quale chiedeva un alloggio per due coniugi sfrattati.
Era piccolissima, quando suo padre tornò dalla spedizione garibaldina e le insegnò i valori di libertà e giustizia. Fin da subito capì che avrebbe dedicato la sua vita a combattere contro le ingiustizie sociali.
Dedicò tutta la vita ad aiutare le persone
Anita iniziò a lavorare a 14 anni in Manifattura Tabacchi per aiutare la famiglia che viveva in una condizione in assoluta povertà. Fu assunta con la quinta elementare grazie ad un attestato che ne certificava la condizione di “miserabile”. Era una donna intelligentissima e, nonostante ebbe anche delle ritorsioni a causa del suo impegno politico, dedicò tutta la sua vita ad aiutare le persone. Istituì i soggiorni estivi per i bambini, si occupava delle mense dei poveri, andava per ospedali, si preoccupava di chi stava male.
Mezzalira aderì al movimento sindacale con rivendicazioni che andavano dal salario, alla pensione, alla salubrità dell’ambiente, agli asili per permettere alle madri di lavorare. Partecipò, inoltre, all’organizzazione dello sciopero nazionale delle tabacchine del 1914, il più importante nella storia della categoria, che si protrasse oltre due mesi.
Consigliera comunale nelle liste del Partito Comunista
Prima socialista e poi comunista, Anita venne sospesa più volte dal lavoro. Quando fu privata dello stipendio, tanto era amata dalle colleghe che si auto tassarono e la aiutarono. Una forte oppositrice del fascismo, espulsa dalla fabbrica nel 1927, partecipa alla Resistenza e nel 1945 viene riassunta alla Manifattura dove viene eletta alla segreteria della Commissione interna e, nel 1948 viene nominata consigliera comunale nelle liste del Partito Comunista. Seguì poi la nomina ad assessora supplente all’alimentazione.
Ed ebbe così inizio così la carriera politica di una donna che fece la differenza a Venezia, città che riconobbe questo suo impegno intitolandole una strada del Lido.